11-01-2022
|
Altro
Cicatrici: tutti i trattamenti estetici
CHE COSA SONO
Le cicatrici sono il risultato della guarigione di una ferita in modo naturale.
La maggior parte delle lesioni quotidiane come lacerazioni, tagli, abrasioni o ustioni non lasciano segni visibili mentre le cicatrici visibili si producono quando vengono coinvolti gli strati più profondi della pelle.
Le fasi principali del processo di cicatrizzazione sono tre:
- fase infiammatoria che dura fino a 5 giorni;
- fase proliferativa che dura 3 o 4 settimane;
- fase della maturazione che dura fino a 2 o più anni.
L’età dell’insorgenza varia da soggetto a soggetto.
L’incidenza delle cicatrici è uguale tra i maschi e le femmine ed è invece molto più comune nei soggetti di colore e nei pazienti di gruppo sanguigno A.
Le cause di solito seguono un trauma cutaneo come ad esempio: cicatrici chirurgiche, lacerazioni, abrasioni, crioterapie, piercing, tatuaggi, diatermocoagulazione, vaccini, acne, varicella, etc.
I cheloidi, invece, possono insorgere anche spontaneamente e senza storie di traumatismo.
COME SI RICONOSCONO
In base all’evoluzione:
- cicatrici normali - il processo di guarigione corrisponde alla ferita stessa, liscia, ipocromica, priva di annessi cutanei (peli, ghiandole sebacee e sudoripare) in quanto il tessuto è di origine fibrotica;
- cicatrici atrofiche - la riparazione è di scarsa qualità, i margini sono variamente distanziati e nelle prime fasi c’è il rischio di riapertura in seguito a trazioni o traumi;
- cicatrici ipertrofiche - si forma spesso nelle ferite situate nelle zone articolari. Il tessuto fibrotico rimane nei confini della lesione ma si genera in grande quantità formando una cicatrice rilevata, dolente e che può limitare i movimenti articolari;
- cicatrici cheloidee - cheloidi: si tratta di una sovraproduzione del collagene nel corso della guarigione patologica di una ferita e la formazione va molto al di là dei confini della ferita da cui origina.
In base al piano cutaneo:
- piane;
- depresse;
- rilevate.
In base alla funzione:
- senza limitazioni funzionali;
- con limitazioni funzionali - sono di tipo retraenti e determinano contratture.
In base al tempo:
- cicatrici mature
- cicatrici immature
COME SI CURANO
A - Trattamento naturale:
- Olii essenziali: Tea tree oil, lavanda per azione anti-batterica;
- Estratto di Aloe o di Centella Asiatica per azione antinfiammatoria;
- Allantoina ed antociani per azione antiossidante;
- Allium Coepa (estratto di cipolla, preparato commerciale MEDERMA) per azione cheratomodulante, che rimodella i cheloidi tramite compressione;
- Complessi vegetali con effetto idratante;
- Complessi minerali (Petrolatum e silicone) con effetto dermoprotettivo, largamente utilizzato nella fase precoce tramite compressione.
B - Terapie meccaniche:
- Compressione: utile nelle cicatrici ipertrofiche e cheloidee dove si pratica una medicazione a pressione controllata e graduale da mantenere per 6 - 12 mesi;
- Nastro adesivo microporato - usato come terapia precoce nei pazienti a basso rischio infettivo per cicatrici mobili (vicine alle articolazioni).
C - Terapie farmacologiche:
- Infiltrazioni intralesionali di cortisone, citostatici (bleomicina, 5-fluorouracile) ed interferone per le cicatrici ipertrofiche.
D - Terapie estetiche:
- Laser ablativo frazionato CO2 - che ha un effetto rigenerativo e levigante;
- Laser non ablativo frazionato, Radiofrequenza - migliora la qualità dei tessuti di supporto;
- Laser vascolari - KTP, Nd-Yag, Alessandrite - migliora la parte vascolare;
- Laser Q-Switch, Luce pulsata ad alta intensità - migliora la parte discromica della pelle;
- Dermoabrasione - consiste in una levigatura meccanica della pelle;
- Peeling - è un trattamento mediante sostanze a diversi gradi di acidità e cheratomodulante;
- Filler - è un trattamento mediante iniezioni di sostanze a base di acido ialuronico che è utilizzato per distendere le cicatrici atrofiche;
- Polinucleotidi - prodotti a base di acidi nucleici con azione biostimolante e bioristrutturante;
- Crioterapia - un trattamento che utilizza il freddo per le cicatrici molto piccole;
- PRP - naturali o biomimetici, sfruttano i meccanismi riparativi cellulari per favorire e modulare i processi nella fase di cicatrizzazione;
- infiltrazioni di Botox intra e perilesionali - ha la capacità di diminuire l’energia alla cicatrice ipertrofica o cheloide;
- Micro-Needling oppure Dermaroller - che permettono di migliorare la rigenerazione cellulare;
- Ossigeno-ozono terapia - migliora l’effetto antinfiammatorio;
- Carbossi terapia - distende il tessuto e ne aumenta l’ossigenazione;
- Mesoterapia omeopatica - permette di stabilizzare e migliorare l’effetto rigenerativo delle cicatrici;
- Laser a bassa potenza e LED - migliora la produzione di collagene ed elastina;
- PB Serum - è un composto di 3 enzimi: Lipase, Collagenase, Hialluronidase ed è particolarmente indicato per il trattamento e la prevenzione di fibrosi post-chirurgiche, cicatrici ipertrofiche, cicatrici atrofiche, cheloidi, innesti cutanei (trapianti) e post ustioni.
E - Trattamento chirurgico:
- Può essere utilizzato per modificare la posizione, larghezza o forma della cicatrice o per diminuire la tensione di un esito cicatriziale migliorando la funzionalità della zona interessata
- trapianto di pelle: dove la pelle sana è prelevata da un’altra zona del corpo con caratteristiche simili
U.S.I, da sempre all’avanguardia per il benessere dei suoi pazienti, anche in questi casi è in grado di proporre le soluzioni più innovative ed efficaci.
Dott. Stefan Dima
Responsabile Reparto di Medicina Estetica
Master Universitario di 2° livello in “Medicina Estetica e Terapia Estetica”
(Università di Camerino - Università degli Studi di Torino)