05-03-2025

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L'affidabilità degli esami del sangue in farmacia: perchè sono poco precisi

La Redazione


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Sempre più frequentemente le farmacie offrono esami del sangue rapidi, come quelli per colesterolo, glicemia, trigliceridi e molti altri parametri vitali. Questi test, che spesso vengono eseguiti con un semplice prelievo da un dito, sono molto comodi poiché forniscono risultati immediati. Tuttavia, come sottolinea Milena Gabanelli nel suo approfondimento per Dataroom del Corriere della Sera, ci sono diversi motivi per cui i risultati di questi test non sempre sono affidabili.


La mancanza di controlli di qualità

In un laboratorio medico tradizionale tutti gli esami sono soggetti a rigorosi controlli di qualità, sia interni che esterni. Ogni campione esaminato viene confrontato con un "campione di riferimento", che consente di verificare se i risultati sono coerenti e se rientrano nei margini di errore accettabili. Inoltre, i risultati ottenuti vengono confrontati con quelli di altri laboratori, garantendo una maggiore precisione. Al contrario, le farmacie che offrono questi esami rapidi non sono obbligate a effettuare tali verifiche, il che può compromettere la qualità e l'affidabilità dei risultati.

Inoltre, i laboratori forniscono referti convalidati e firmati, valutano gli esami precedenti e la compatibilità con eventuali terapie e/o patologie, mentre le farmacie consegnano i risultati degli esami senza alcun controllo.


Gli strumenti diagnostici utilizzati

I test rapidi per la misurazione dei parametri come colesterolo, glicemia e trigliceridi, eseguiti in farmacia, si basano su dispositivi diagnostici chiamati Point of Care Testing (Poct). Sebbene questi strumenti siano certificati con il marchio CE, la loro affidabilità non è sempre paragonabile a quella dei laboratori clinici tradizionali.

Studi scientifici internazionali, come quelli pubblicati dalla National Library of Medicine, hanno evidenziato differenze significative tra i risultati ottenuti nei laboratori e quelli rilevati tramite Poct. Ad esempio, nella misurazione del colesterolo LDL, un campione di sangue ha mostrato un valore di 131 mg/dL in laboratorio e di 112 mg/dL con il Poct, con una sottostima media del 14,5%. Per i trigliceridi, è stata osservata una sovrastima dei risultati pari al 44%.

Un altro problema comune nei test effettuati in farmacia è il prelievo capillare. Piccole tracce di sapone, o altri residui sulle mani, possono falsare i risultati. Inoltre, la difficoltà nel calibrare correttamente i parametri, come nel caso della creatinina, può portare a risultati imprecisi, con un margine di errore che può superare il 15%.


Incertezze nei referti e diagnosi imprecise

Un altro aspetto critico riguarda la capacità di questi strumenti di diagnosticare in modo accurato e preciso. Per esempio, nella misurazione della glicemia, le linee guida internazionali stabiliscono che il valore soglia per una diagnosi di diabete è 126 mg/dL. Tuttavia, gli strumenti Poct presentano un margine di errore che varia dal 15% al 20%, molto più elevato rispetto al margine del 6,1% consentito nei laboratori tradizionali.

Anche per i livelli di transaminasi (ALT e AST), le misurazioni in farmacia possono essere errate. I metodi standard prevedono l'aggiunta di piridossal fosfato per garantire risultati precisi, ma questo non è previsto negli strumenti Poct. Inoltre, fenomeni come l'emolisi (la rottura dei globuli rossi) nei test effettuati in farmacia non vengono riconosciuti e trattati correttamente.


L'opinione degli esperti

Mario Plebani, presidente della Federazione Europea di Medicina di Laboratorio (EFLM), sottolinea che gli esami eseguiti in farmacia possono essere utili per monitorare parametri già noti, per esempio, per tenere traccia dell'andamento di un valore nel tempo. Tuttavia, questi test non sono adatti per prendere decisioni terapeutiche o per fare diagnosi accurate. Inoltre, senza un adeguato controllo della qualità degli strumenti utilizzati, la precisione dei risultati rimane incerta. Plebani aggiunge anche che, al momento, le farmacie non sono integrate nei sistemi di medicina di laboratorio pubblici e non sono sottoposte agli stessi controlli rigorosi dei laboratori clinici.


Conclusioni

Sebbene gli esami rapidi in farmacia possano essere utili per monitorare alcuni parametri di salute in modo semplice e veloce, non dovrebbero mai sostituire una valutazione clinica approfondita. Per ottenere diagnosi accurate e affidabili, è sempre consigliabile rivolgersi a un laboratorio clinico dove i test vengono eseguiti da professionisti con strumenti calibrati e controlli di qualità adeguati. In ogni caso, gli esami in farmacia possono servire come punto di partenza per un monitoraggio continuo, ma non sono sufficienti per prendere decisioni terapeutiche importanti.



Jessica Petrangeli

Giornalista