01-07-2024

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Medicina

La sinovite transitoria dell'anca in età pediatrica

Dott. Fabrizio Scoscina


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La sinovite transitoria dell’anca, comunemente denominata "raffreddore" dell’anca o coxite transitoria, è la più frequente patologia dell’anca in età pediatrica ed è causata dalla flogosi della membrana sinoviale che riveste l’articolazione dell’anca.

Essa costituisce la più comune causa di zoppia nel bambino: predilige i bambini nella fascia di età 3-8 anni con un rapporto maschio-femmina di 2:1.
 
Spesso è monolaterale, meno frequentemente bilaterale, senza preferenza di lato.
L’eziopatogenesi è sconosciuta; tra le possibili cause sono state individuate una sindrome virale sistemica o un trauma
E’ nota la stagionalità con picchi in primavera e in autunno; il 35% dei bambini affetti riferiscono una precedente infezione delle vie respiratorie in anamnesi. 
 
Il bambino con sinovite transitoria dell’anca accusa improvvisamente zoppia, riferisce dolore inguinale e limitazione funzionale dell’anca; frequentemente è apiretico.
Si tratta di una condizione autolimitante con iniziale miglioramento nel giro di tre giorni fino a risoluzione completa dopo circa due-tre settimane.
Gli esami di laboratorio, se eseguiti, sono sostanzialmente normali.
 
La sinovite transitoria dell’anca, nonostante la benignità dell’affezione e del decorso clinico, genera spesso molta preoccupazione nei genitori e come tale deve essere affrontata dal pediatra curante con l’esame clinico e obiettivo, prendendo inizialmente in considerazione la durata del sintomo che varia da 1 a 10 giorni con una media di tre giorni.

DIAGNOSTICA ECOGRAFICA

L’esame ecografico rappresenta l’esame di prima scelta in presenza di coxalgia e si esegue con il bambino in posizione supina, con scansione anteriore mediana longitudinale per la valutazione della coxa e della sua capsula articolare, approssimativamente a livello della piega inguinale.

In caso di sinovite transitoria è presente una falda di versamento articolare (> 2 mm) che provoca distensione capsulare con aumento dello spazio intracapsulare ed eventuali alterazioni del profilo epifisario e metafisario, queste ultime più frequentemente associate a patologie diverse dalla sinovite transitoria.
 
In presenza di versamento l’esame ecografico consente il monitoraggio dello stesso fino a sua completa scomparsa in media dopo 1-2 settimane, in questa patologia mai oltre un mese; nel 87.5% dei casi il versamento non è più presente ad un controllo ecografico dopo due settimane. 
 
La persistenza del versamento è un parametro importante per proseguire con gli accertamenti diagnostici.
L’esame ecografico non è in grado di effettuare un’analisi qualitativa del versamento.
Il segnale anecogeno tipico della sinovite è presente anche nella artrite settica in fase iniziale.
Solo nei giorni successivi l’artrite settica, se non trattata, può evidenziare all’esame ecografico un versamento “corpuscolato”, maggiormente ecogeno, espressione della presenza di componenti cellulari. 


 
Dott. Fabrizio Scoscina
Specialista in Radiodiagnostica e Pediatria
già Responsabile della UOS ecografia specialistica pediatrica
e della UOSD Servizio aziendale di ecografia nella ASL di Teramo