01-12-2023

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Medicina

Acne: come curarla

Dott. Stefano Simoni


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L'acne è una patologia infiammatoria molto comune, alcune volte invalidante, che interessa il volto, il dorso e la regione sternale. Può lasciare vistose cicatrici creando stati di estremo disagio ed insicurezza e giungendo anche a compromettere la qualità stessa della vita adolescenziale così come dell'adulto.
 
  • Acne giovanile. La forma più comune è quella detta “acne giovanile” perché' insorge durante la pubertà; è dovuta all'azione degli ormoni androgeni sulle ghiandole sebacee che iniziano a produrre un materiale denominato “sebo” ricco di acidi grassi molto irritanti. Questi ultimi ostruiscono i follicoli pilo sebacei, provocando i sintomi caratteristici: comedoni (punti neri), pustole, papule e cisti. In genere tale acne guarisce dopo qualche anno ma può persistere nell'adulto.
  • Acne nodulo cistica. La forma più grave è quella detta nodulo cistica che può insorgere alla pubertà ma anche oltre e persistere per tutta la vita. È costituita da noduli e cisti infiammatorie localizzati al volto ed al torace e lascia esiti cicatriziali spesso di notevole gravità.
  • Acne da cosmetici. Altre forme sono quelle da cosmetici e olii il cui uso eccessivo provoca lo stesso meccanismo ormonale: ostruzione dei dotti sebacei con gli effetti accennati in precedenza.
  • Acne da iperandrogenismo. Le forme più rare sono, invece, l'acne da iperandrogenismo, che si associa a ipertricosi, alopecia androgenetica e disturbi del ciclo con ovaio policistico, e l'acne dovuta al contatto con sostanze tossiche.
  • Acne aestivalia. L'acne aestivalia (o acne Maiorca dall'isola dove vennero descritti i primi casi) insorge, invece, dopo forti esposizioni solari e utilizzo di prodotti oleosi usati come fotoprotezione. 

Non esiste l'acne alimentare e la cioccolata non ha nessun effetto: le diete ricche di grassi hanno poca influenza sullo scatenamento o peggioramento dell'acne.

La terapia

La terapia dell'acne si avvale di prodotti applicati sulle zone colpite e di terapie per via generale.

I principali farmaci sono:
  1. il BENZOIL PEROSSIDO, che esiste al 2, 5 e 10 %, particolarmente efficace come antiinfiammatorio
  2. gli antibiotici come la CLINDAMICINA e l'ERITROMICINA nonché l'ISOTRETINOINA in crema, la cui azione esfoliante provoca la disostruzione dei dotti sebacei.
Il benzoil perossido e l'isotretinoina possono essere molto irritanti e vanno usati con accortezza, aumentando gradualmente sia la dose che la frequenza del prodotto. 
Per via generale sono altresì efficaci le TETRACICLINE, antibiotici ben tollerati che possono essere usati anche per lunghi periodi.
Nelle forme legate a patologie endocrine si associano, inoltre, antiandrogeni quali il CIPROTERONE ACETATO e lo SPIRONOLATTONE.
 
Per la forma più grave, dopo che le suddette terapie siano risultate inefficaci, si ricorre, infine, all'ISOTRETINOINA per via generale alla dose di 0,5-1 mg. per Kg. di peso al giorno. È un derivato della vitamina A che agisce sul dotto sebaceo impedendo l'accumulo in esso del sebo. La dose deve poi essere gradualmente diminuita in base alla risposta terapeutica. In genere per una completa guarigione occorrono dai quattro ai sei mesi di trattamento. Le recidive, a distanza di un anno dalla sospensione del farmaco, sono circa il 20%: si può, quindi, ripetere un ciclo di terapia ma ad un dosaggio più basso. I pazienti vanno controllati periodicamente per la possibilità di effetti collaterali di diversa gravità. Nelle donne in eta' fertile, inoltre, alla terapia si deve associare sempre la pillola anticoncezionale per il pericolo di malformazioni fetali.
 
L’eccessivo uso di creme cosmetiche è, inoltre, vivamente sconsigliato essendo tali creme alquanto ricche di olio e di sostanze grasse così come si può ricorrere alla “pulizia del viso” solo in casi particolari e su consiglio dello specialista.
Un'esposizione al sole moderata può, invece, portare dei benefici ma occorre in ogni caso sentire prima il dermatologo perché molti dei farmaci citati in precedenza sono fotosensibilizzanti e quindi potrebbero provocare reazioni allergiche.
I peeling con acido salicilico, mandelico e tricloroacetico hanno, invece, scarsa efficacia per cui vi si ricorre raramente.
Per le cicatrici, infine, si possono effettuare sedute con il laser resurfacing Co2 che provoca una discreta esfoliazione con parziale miglioramento di circa il 30%.
 
 

Dott. Stefano Simoni
Specialista in Dermatologia
Già Primario I.D.I. - Roma
U.S.I. Piazza Vittorio - Via Machiavelli, 22
Casa di Cura Marco Polo - Viale Marco Polo, 41 
U.S.I. Lido di Ostia (Villa del Lido) - Viale del Lido, 3