01-07-2024
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Medicina
Come proteggerci dal sole con l’arrivo dell’estate
Dott. Giustino Mariani
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La tanto attesa estate finalmente è arrivata e con essa la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta, spogliandoci degli abiti ed esponendo la nostra pelle al sole per godere così dei suoi effetti benefici sulla nostra psiche (i raggi solari stimolano la produzione di serotonina con effetto antidepressivo) e sulla produzione della Vitamina D (che contrasta osteoporosi e rachitismo e rafforza le difese immunitarie).
Purtroppo, però, le radiazioni solari non hanno solo effetti benefici: sulla nostra pelle, infatti, possono provocare numerosi danni, dal fotoinvecchiamento all’insorgenza di tumori cutanei.
Nello specifico gli UVB, i raggi solari che si fermano agli strati più superficiali della nostra pelle, sono responsabili dell’eritema solare (pelle arrossata con prurito) e del fotoinvecchiamento (macchie brune, pelle ispessita e rugosa).
Gli UVA, invece, sono anche più pericolosi in quanto penetrano negli strati profondi della pelle dove producono alterazioni del DNA cellulare e possono essere anche responsabili di vari tumori cutanei, dai carcinomi al tanto temuto melanoma.
E allora sole sì … ma non solo!
Diventa, infatti, imperativo esporsi al sole mettendo in pratica quella che si chiama fotoprotezione, cioè un insieme di presidii, accorgimenti e precauzioni in grado di ridurre al minimo i rischi legati all’esposizione ai raggi solari.
Vediamo nello specifico in che cosa consistono:
- Esporsi al sole gradualmente, giorno dopo giorno, in modo che la pelle possa abituarsi ai raggi solari attivando la produzione della melanina che ha effetti protettivi sulla cute.
- Evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, fra le 11:00 e le 16:00.
- Applicare schermi e filtri solari (fotoprotezione esterna) con almeno SPF 50+ e mai al di sotto di SPF 30+ su tutto il corpo, non tralasciando alcune sedi particolarmente sensibili come naso, orecchie, labbra, cuoio capelluto, dorso delle mani e dei piedi.
- Utilizzare integratori solari per bocca (fotoprotezione interna) contenenti sostanze antiossidanti come betacarotene, astaxantina, licopene, coenzima Q10 ed altre ancora, da assumere almeno un mese prima di esporsi continuando anche durante l’esposizione.
- Applicare schermi e filtri solari in quantità e modo corretti: quantità generose ogni 2 ore e dopo il bagno in mare anche se si usano prodotti resistenti all’acqua. Continuare ad applicarli anche se ci si è già abbronzati, ricordandosi di non eccedere mai in esposizioni troppo prolungate.
- Evitare di esporre integralmente i bambini al di sotto di 1 anno di età. Fra 1 e 3 anni di età applicare schermi con SPF 50+ facendo indossare cappellino, maglietta e occhiali da sole aventi fattori protettivi con UPF molto alti.
- Ricordarsi di applicare i fotoprotettori anche nelle giornate ventilate e nuvolose o anche quando si staziona stabilmente sotto l’ombrellone: i raggi solari, infatti, filtrano ugualmente per il 90% anche attraverso le nuvole o l’ombrellone.
- Evitare di esporsi al sole quando si stanno assumendo farmaci antibiotici, cortisonici, antinfiammatori, antidepressivi, chemioterapici e anticoncezionali, che possono causare fenomeni di fotosensibilizzazione e fotoallergia.
- Utilizzare creme “doposole” per idratare la pelle e bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
Tutti questi accorgimenti possono certamente esserci di aiuto al fine di evitare le conseguenze peggiori per la nostra pelle ma non ci danno la garanzia assoluta di scongiurare la comparsa di eventuali tumori cutanei.
È sempre necessario, quindi, sottoporsi a visita dermatologica almeno una volta l’anno.
Dott. Giustino Mariani
Medico - Chirurgo
Specialista in Dermatologia