03-10-2023

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Medicina

“Effetto vacanze”, trattamenti per la pelle

Daniela D’Urso


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"Specchio, specchio delle mie brame...", la matrigna di Biancaneve si rivolgeva così allo specchio nell’illusione di avere conferma della sua bellezza; allo stesso modo noi, tornate dalle vacanze, ci rivolgiamo al nostro specchio nella speranza di vedere una pelle perfetta come quella di Biancaneve!

Durante la bella stagione ci esponiamo al sole per catturarne gli effetti benefici ma non dobbiamo abbassare la guardia rispetto agli effetti meno positivi in cui possiamo incorrere.
È proprio lo specchio a dirci la verità: si presentano problematiche cutanee a cui prestare prontamente attenzione per non rischiare danni di maggiore rilevanza e persistenza nel tempo con il rischio di sviluppare una pelle fragilizzata resistente alle cure.

Osserviamo la nostra pelle: è importante avere un certo riguardo per le labbra e le mani continuamente esposte al sole; notiamo secchezza e disidratazione, perdita di elasticità, comparsa di nuove rughe accanto a discromie, macchie ed altre piccole imperfezioni. 
Ci troviamo di fronte ad una pelle stressata sulla quale hanno operato agenti esterni ed interni. 
I fattori esterni sono costituiti dai famosi raggi UV, dal vento, dalla salsedine e dalle micro particelle inquinanti che si depositano sulla pelle unitamente al sebo e ad altre impurità; i fattori interni sono, invece, riconducibili al cambio delle abitudini di vita tipico delle consuetudini vacanziere. Questi fattori nel loro insieme favoriscono l’azione dei radicali liberi, elementi molecolari che distruggono il collagene e le fibre elastiche con conseguente aumento della disidratazione.

Come affrontare, quindi, il “dopo estate”? Cosa fare per la nostra pelle?

La visita dermatologica è il primo atto di "cura" della pelle. Lo specialista dermatologo è l’unica persona che può individuare con competenza metodiche e prodotti in grado di curare la nostra pelle per ripristinarne l’idratazione, l’elasticità e la funzione di barriera che le sono proprie.
In ogni caso è bene cominciare a mettere in atto alcune pratiche giornaliere e periodiche che mettono la pelle in condizione di ricevere i benefici di ogni cura:
  • la detersione. Una detersione delicata e non irritante aiuta la pelle a riconquistare luminosità ed elasticità;
  • l’esfoliazione. Si tratta di una pratica che si realizza con metodologie diverse, può essere meccanica (azione di garze o scrub), enzimatica (azione di enzimi vegetali), chimica (azione di rigenerazione cellulare attraverso il peeling);
  • l’idratazione. Usare sieri antiossidanti nonché creme nutrienti e idratanti selezionate per il proprio tipo di pelle.
Queste metodiche, tuttavia, non esauriscono il campo di intervento dello specialista dermatologo. Dopo un’attenta valutazione iniziale si può intervenire entrando nel campo della medicina estetica, branca della medicina e della chirurgia che prevede l’accrescimento e la conservazione dell’optimum del viso e del corpo e l’evenienza di minimi interventi di rimodellamento degli stessi attraverso l’uso di tecniche di ringiovanimento. 
 

Filler 

Da più di venti anni si utilizzano i filler, sostanze che si iniettano nella pelle. Hanno la capacità di "riempire" zone del derma medio/profondo per:
  • eliminare rughe;
  • dare volume e corpo ai tessuti sottostanti;
  • ridefinire i contorni del viso.
I nuovi filler, nati dalla continua ricerca, hanno migliorato le loro caratteristiche, in particolare ora si usano filler riassorbibili dalla pelle che hanno praticamente eliminato i rischi derivati da eventuali reazioni allergiche.
I filler agiscono anche sul naturale invecchiamento cutaneo, la loro azione è graduale e dà risultati duraturi che preservano da altri tipi di trattamenti invasivi. 
A priori è importante tenere presente che le infiltrazioni dei diversi filler sono sconsigliate a coloro che assumono farmaci anti-aggreganti e anti-coagulanti, quindi interferenti con la coagulazione. In questi casi, infatti, potrebbero verificarsi fenomeni di sanguinamento o ematomi. 
 

Acido ialuronico

È una sostanza fondamentale perché favorisce la formazione della matrice di collagene e fibre elastiche e produce un’azione idratante della cute. Quest’acido è biocompatibile; possiede, infatti, la stessa composizione chimica in ogni specie e tipo di tessuto. Si tratta di una molecola che è presente nel nostro corpo ed è prodotta dai fibroblasti, cellule deputate all’idratazione dei tessuti.
L’acido ialuronico è prodotto anche a livello industriale per mezzo di colture batteriche che danno vita ad una sostanza gelatinosa la cui densità viene definita a seconda dell’uso finale.

L’uso privilegiato dell’acido ialuronico è indicato per:
  • labbra;
  • pieghe naso labiali;
  • guance e mento;
  • rughe glabellari;
  • zampe di gallina;
  • esiti cicatriziali da acne.
L’acido viene iniettato nel derma superficiale o profondo con una microcannula con aghi finissimi. Si produce un effetto temporaneo ma di lunga durata. Il trattamento che risulta indolore può essere ripetuto più volte all’anno.
 

Tossina botulinica (BTXA)

È una sostanza prodotta dal batterio Clostridium Botulinum che è sottoposta ad un lungo processo di lavorazione prima di essere utilizzata per uso estetico. La sua azione blocca la contrazione dei muscoli deputati alla mimica facciale, in particolare dei muscoli striati, quali l’orbicolare, il procero, il corrugatore del sopracciglio e i grandi muscoli frontali. Si tratta di una neurotossina termolabile che provoca, all’interno del muscolo in cui è iniettata, un rilassamento muscolare dove si presentano rughe di espressione.

Il Botulino, comunemente detto, si usa per il trattamento di rughe della fronte, solco glabellare, rughe perioculari.
Si inietta in piccole dosi per mezzo di aghi molto piccoli, la durata dell’intervento è breve e da subito si possono riprendere le abituali attività. L’effetto comincia a manifestarsi dopo dieci giorni circa per raggiungere il massimo dell’efficacia dopo un mese. Inizia, poi, una fase degradante che dura dai quattro ai sei mesi.
 

Fili riassorbibili

Rappresentano un trattamento innovativo, detto anche lifting soft, perché produce un effetto lifting senza ricorrere a metodiche chirurgiche.
La metodica è ambulatoriale e presenta una bassa invasività: si usano fili che vengono inseriti sotto la cute, con l’ausilio di aghi, per ottenere un risollevamento dei tessuti del viso e/o del corpo. La pelle presenta un effetto lifting generato dall’azione biostimolante dei fili.

I fili sono costituiti da materiali biocompatibili, polidiossanone (PDO) e riassorbibili, già usati nella chirurgia generale e vascolare. Svolgono una doppia azione di stimolazione e sostegno. La stimolazione si vede nell’effetto tonificante e nel miglioramento della luminosità della pelle; il sostegno è dato da una misurata trazione meccanica esercitata sulla struttura connettivale.
In conclusione c’è da esprimere un’ultima notazione, ma non ultima per importanza, che consiste nell’indicazione/raccomandazione di rivolgersi sempre e soltanto a professionisti preparati ed esperti che operano in strutture affidabili e riconosciute in ambito medico scientifico.


Dr.ssa Daniela D’Urso
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Allergologia
Dermatologia Estetica
USI Doc Tuscolana - Via Tuscolana, 212/f
U.S.I. Serpentara - Via G. Pacchiarotti, 95
U.S.I. Eur-Serafico - Via Paolo di Dono, 9 
U.S.I. Eur-Marconi - Viale G. Marconi, 139