01-12-2023

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Prevenzione

Salute della prostata, dieta e stile di vita da adottare

Dott. Ulderico Parente


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La prostata risente notevolmente delle abitudini di vita di un uomo e con il passare dell’età richiede sempre più attenzione.
Sicuramente il corredo genetico gioca un ruolo importante nella patogenesi dei disturbi prostatici; tuttavia ci sono diverse strategie che possono essere attuate affinché la salute della prostata sia mantenuta in maniera ottimale.
 
Corretta idratazione: bere circa 2 litri di acqua al giorno può garantire una corretta idratazione.
Il paziente con disturbi del basso tratto urinario solitamente tende, invece, a ridurre l’apporto di acqua, mantenendo una situazione di flogosi costante a livello del piccolo bacino. 
È consigliato diluire l’idratazione nell’arco di tutta la giornata e cercare di ridurre l’introito di liquidi 2-3 ore prima di coricarsi in modo da evitare episodi di minzione notturna causati da una diuresi aumentata.
 
Alimentazione: l’alimentazione riveste un ruolo alquanto importante nella protezione della ghiandola prostatica.
Il primo aiuto deve essere dato da un’alimentazione finalizzata a mantenere un alvo regolare.
La persistenza di periodi di stitichezza può, infatti, determinare un’alterazione nell’equilibrio della flora batterica intestinale e pertanto facilitare la comparsa di prostatiti.
 
Ci sono diverse sostanze che hanno un effetto irritativo sulla ghiandola prostatica e pertanto se ne consiglia un uso limitato:
caffè, spezie, pepe, peperoncino, insaccati, alcolici, cioccolato, crostacei, latticini.
 
Altri alimenti contengono, invece, elementi che determinano un effetto protettivo sulla prostata.

Tra i più efficaci si possono annoverare:
  • vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori);
  • vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni);
  • vitamina E (olio di oliva, germe di grano);
  • licopene (pomodori rossi);
  • selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo);
  • zinco (noci);
  • manganese (cereali, tè verde, verdure a foglie verdi).  
 
Attività sessuale: l’attività sessuale comporta un beneficio e deve essere praticata in maniera regolare.
Un periodo di astinenza prolungato può, infatti, determinare un ristagno di secrezioni nella ghiandola, favorendo l’insorgenza di processi infettivi/infiammatori.
 
Attività fisica: mantenere una costante attività fisica è di rilevante importanza poichè comporta un aumento del flusso sanguigno anche a livello della prostata, riuscendo a migliorare l’ossigenazione e l’apporto di nutrienti a carico del tessuto della ghiandola.
 
In conclusione l’adozione di un corretto stile di vita entra a far parte a pieno titolo di un percorso di controllo della prostata in cui si consiglia anche l’effettuazione di un controllo periodico con il proprio urologo e l’esecuzione di esami di routine come il PSA (totale, libero e frazionato). 
 
 
Dott. Ulderico Parente
Medico chirurgo specialista in Urologia e Andrologia
U.S.I. Piazza Vittorio - Via Machiavelli, 22
USI Doc Prati - Via V. Orsini, 18 (3° piano)