07-10-2022
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Senologia: l’importanza della prevenzione
In Italia il cancro alla mammella colpisce una donna su dieci e circa il 25% ha meno di 50 anni. A differenza del passato, oggi è possibile diagnosticare precocemente i casi sospetti, andando immediatamente ad intervenire con le terapie più adeguate. Effettuare periodici esami di controllo con visita senologica, ecografia e mammografia è una delle metodiche più efficaci di prevenzione insieme con l’abitudine ad effettuare una corretta autopalpazione.
Infatti, nonostante vengano diagnosticati ogni anno circa 40.000 nuovi casi di neoplasie al seno, i successi terapeutici annuali sono diventati importanti: circa il 90% delle pazienti trattate risulta guarito dalla malattia negli stadi iniziali.
Questo risultato è merito dell’evoluzione nel trattamento della malattia, frutto di anni di studi e ricerche, associata ad una corretta prevenzione. Mentre in passato il trattamento chirurgico del tumore al seno prevedeva nella maggior parte dei casi la mastectomia radicale, ad oggi si è passati ad un approccio legato alla conservazione, con la lumpectomia, che prevede l’asportazione del solo frammento di ghiandola mammaria contenente la neoplasia negli stadi iniziali.
Anche le terapie associate all’intervento chirurgico per le neoplasie del seno hanno subìto notevoli progressi rispetto al passato: i chemioterapici ed i farmaci biologici contribuiscono ad aumentare il numero di guarigioni e allo stesso tempo diminuiscono il disagio psicofisico delle pazienti legato agli effetti collaterali.
Infine il numero di guarigioni elevato è sicuramente merito di un’ampia diffusione della cultura della prevenzione non solo attraverso gli esami e le visite di prevenzione ma anche tramite l’attuazione di uno stile di vita sano, che contribuisce attivamente a diminuire il rischio di sviluppare il cancro alla mammella.
Secondo il “World Cancer Research Fund”, per mantenere uno stile di vita corretto e diminuire i rischi, occorre:
- mantenere la linea;
- praticare esercizio fisico tutti i giorni;
- limitare il consumo di alcol e di cibi ad alta densità calorica;
- basare l’alimentazione sul consumo di cibi vegetali (cereali non raffinati, legumi, verdura, frutta);
- preferire carni bianche o pesce alle carni rosse, limitando il consumo di quest’ultime;
- limitare il consumo di sale, dei cibi sotto sale e di quelli alla griglia;
- allattare i figli.
Crediamo fortemente che prevenire sia il primo passo per combattere l’eventuale sviluppo di malattie alla mammella e per questo il nostro obiettivo è quello di incentivare il controllo senologico come arma fondamentale di prevenzione.
Dott. Gaetano Tizzano
Specialista in Chirurgia Generale
Senologia - Diagnostica Ecografica
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